Amo le textures, se ho iniziato a fare ceramica è in buona parte per ricercare e creare le superfici più delle forme stesse, le superfici irregolari, stratificate, modulate cromaticamente, intriganti e narrative.
Per me le textures sono solo quelle naturali, ovvero imperfette, anche quando tendono a formare delle griglie, dei pattern, ad esempio gli esagoni negli alveari o i chicchi di mais sulle pannocchie, i frattali dei cavoli; oppure dal disegno più libero benché controllato dalla necessità come le cortecce, la lava, le dune.
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